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L’archivio dell’Azione Cattolica Diocesana di Bergamo
17 Febbraio 2022

L’archivio dell’Azione Cattolica Diocesana di Bergamo

Quando si è deciso di effettuare un intervento di riordino dell’archivio dell’Azione Cattolica, il materiale si presentava collocato in tre stanze al piano terra del Seminario Vescovile di Bergamo, distribuito in scatole di cartone e cassette in legno, suddiviso nella sezione più antica (precedente alla riforma statuaria), relativa all’arco cronologico dagli anni Venti del Novecento fino al 1969, e in quella più recente, dal 1970 ai primi anni Duemila.

Insieme a quest’ultima parte, si trovava anche materiale fotografico e audio-visivo: all’interno delle scatole il materiale risultava condizionato in vecchi faldoni d’archivio, raccoglitori ad anelli, scatole con bottoni, cartellette con l’elastico, buste di carta e porta listini. L’archivio fotografico risultava collocato in album fotografici. Sopra le unità di condizionamento (ovvero i faldoni, le cartellette, i raccoglitori, ecc, …) si trovavano etichette e scritte con indicazione degli estremi cronologici e una breve descrizione generica del contenuto. Sugli scatoloni inoltre era indicato il numero di armadio corrispondente, dove si trovava collocata la documentazione prima di essere inscatolata.

Per quanto riguarda l’archivio storico, il materiale, che era già stato oggetto di un intervento negli anni 1989-1990 ad opera di due volontari, sfociato nella redazione di uno strumento che descriveva sommariamente la documentazione suddividendola per scaffale in cui era collocata, risultava avere un contenuto abbastanza omogeneo e coerente. Essa rispecchiava la suddivisione in rami dell’Azione Cattolica di quegli anni (Unione Donne, Gioventù Femminile, Gioventù Maschile, Unione Uomini, coordinati dalla Giunta Diocesana), e conteneva, per ciascuna delle cinque sezioni in cui è suddivisa, gli atti degli organi direttivi, tra cui i verbali delle riunioni e gli statuti, la corrispondenza, la documentazione relativa all’organizzazione di attività, convegni, incontri e campi educativi, questionari e statistiche, i registri di protocollo, le lettere circolari, ma anche una sezione dedicata alle riviste e ai periodici diocesani. La documentazione più recente invece presentava un contenuto disomogeneo ed era accorpata in maniera più caotica e meno ordinata. Oltre al materiale documentale relativo alle sezioni Ragazzi, Giovani e Adulti (sezioni che sono state istituite a seguito della riforma statuaria del 1969), tra cui verbali, corrispondenza, documentazione organizzativa di attività e incontri, si trovavano anche volumi a stampa, letteratura grigia, fotografie e diapositive, supporti audio e video (videocassette e audiocassette).

Dopo uno studio iniziale della storia dell’Azione Cattolica Bergamasca, la prima operazione fatta sulle carte è stata quella di spolveratura, al fine di togliere eventuale sporco presente, e di collocazione provvisoria a scaffale, seguendone la suddivisione in scatoloni, sulla base del numero dello scaffale su cui erano collocati in precedenza (indicato su ciascuna scatola).

Successivamente, partendo dagli scatoloni con il numero 1 e cercando di seguirne per quanto possibile l’ordine crescente progressivo, si è iniziata la schedatura preliminare delle varie unità, ovvero la rilevazione dei dati essenziali per identificare il “pezzo” e descriverlo: sono stati rilevati  la denominazione, il livello di descrizione, la consistenza, gli estremi cronologici, il contenuto, l’eventuale presenza di precedenti segnature, il supporto, lo stato di conservazione ed eventuali note aggiuntive, e per ciascuna unità è stato dato un numero progressivo provvisorio univoco. Per fare

tale operazione, mi sono servita inizialmente di una semplice tabella excel, che è stata poi riversata su un software specificamente dedicato al riordino e alla descrizione archivistica.

Terminata la fase di schedatura, si è condotto un primo riordino virtuale, che sarà poi applicato fisicamente alle carte, per arrivare al riordino fisico definitivo. Nel contempo, i vecchi faldoni, cartellette, buste e porta listini sono stati sostituiti con nuovi faldoni chiusi, che ne consentono la conservazione sul lungo periodo e che ne evitano l’accesso alla polvere. Su tali faldoni verrà applicata un’etichetta con il nome del fondo e il numero di busta. Su ciascun fascicolo sono indicati il contenuto, gli estremi cronologici e la classificazione (busta e fascicolo). Infine, l’archivio verrà collocato in maniera definitiva a scaffale, suddiviso nelle due sezioni cronologiche (pre e post riforma statuaria) e in ordine progressivo per numero di busta.

Ma com’è stata ripartita la documentazione attraverso questa operazione? Innanzitutto, si è mantenuta la divisione tra la documentazione più antica (dagli inizi fino al 1969) e la successiva (dal 1970 in avanti), perché, poiché l’archivio è riflesso dell’attività dell’ente che lo produce, con il cambiamento della struttura all’interno dell’Azione Cattolica, dovuta alla riforma dello Statuto del 1969, anche la struttura dell’archivio ha subito una modifica, seguendone la riorganizzazione in tre settori (Adulti, Giovani e Azione Cattolica Ragazzi) coordinati dalla Presidenza Diocesana, in sostituzione dei precedenti quattro rami (Gioventù Maschile, Gioventù Femminile, Unione Uomini, Unione Donne), coordinati dalla Giunta Diocesana. Al suo interno, ciascuna sezione riflette l’attività svolta: per la documentazione fino al 1969, si trova una prima sezione relativa alla Giunta Diocesana, una seconda dell’Unione Donne (nata a Bergamo nel 1910), la Gioventù Femminile (nata a Bergamo nel 1919), la sezione della Gioventù Maschile (istituita a Bergamo nel 1920) e infine l’Unione Uomini (nata nel 1923). A loro volta, esse si ramificano in sotto-sezioni che contengono gli atti della Presidenza e della Segreteria Diocesana, la documentazione amministrativa, il materiale relativo alle associazioni parrocchiali, le eventuali sezioni interne, la documentazione relativa all’organizzazione di attività e convegni e la stampa diocesana e nazionale prodotta da ciascun ramo. In questo modo, se per la Giunta Diocesana si trovano, tra gli altri, i verbali delle riunioni, la gestione dei corsi e delle giornate di studio dei Presidenti e dei Dirigenti, i rapporti con i rami e con i vari movimenti legati all’Azione Cattolica, nonché con il Vescovo e con le Giunte Parrocchiali, i vari rami presentano delle specificità proprie, che si riflettono sulla documentazione. Conservano documentazione prodotta dalla Presidenza e dalla Segreteria Diocesana (i verbali delle riunioni, i registri di protocollo, la corrispondenza), la gestione organizzativa di convegni, attività, eventi e corsi, i dati statistici e di tesseramento, la documentazione relativa alle associazioni parrocchiali, la stampa prodotta all’interno di ciascun ramo; oltre a ciò, per l’Unione Donne si conservano atti e corrispondenza con le sezioni delle Nubili, dei Fanciulli e dell’Unione Cattolica Italiana Ostetriche (UCIO), con l’Associazione Cattolica Infermiere Professionali, Assistenti Sanitarie, Vigilatrici d’Infanzia (ACIPASVI) e con l’associazione delle Famigliari dei Sacerdoti, ma anche la stampa dell’Unione Donne, tra cui il quindicinale “Il nuovo impegno”, e una raccolta di ritagli di giornale con i comunicati stampa pubblicati su “La Domenica del Popolo”; per la Gioventù Femminile si conservano la corrispondenza con le sezioni (Aspiranti, Beniamine, Piccolissime e Giovanissime), i registri dei tesseramenti e gli elenchi delle delegate per ciascuna sezione, la gestione delle scuole di propaganda e della casa di villeggiatura “Villa Santa Maria” in Valtesse, ma anche la stampa propria della sezione, tra cui alcune annate di “Coordinamento” e di “Lavoriamo Insieme”; la Gioventù Maschile

conserva i moduli dei tesseramenti delle Associazioni di città e delle Associazioni della Diocesi, il materiale relativo alle attività delle zone vicariali, suddivise in Città, Pianura, Canto Alto e Misma, Prevalli e Valli, ma anche documenti di sezioni, quali i verbali della Commissione del Piccolo Clero (i chierichetti delle parrocchie), gli atti e la corrispondenza dell’Ufficio Diocesano Aspiranti (UDA), dell’Ufficio Diocesano Juniores e del Centro Sportivo Italiano, ed infine la stampa, tra cui alcune annate di “Gioventù”, di “Incontri di Gioventù” e del “Notiziario U.D.A.”; per l’Unione Uomini si trovano documenti relativi alle celebrazioni del quarantennio (20 maggio 1962), l’organizzazione dei corsi di cultura religiosa e dell’iniziativa “Santa Lucia senz’armi”, materiale relativo alla preparazione del nuovo statuto, l’organizzazione della Tre giorni diocesana, alcune annate rilegate del “Notiziario” e comunicati stampa di “Uomini Informano”, nonché dodici quaderni contenenti i calendari delle attività degli anni 1957-1970.

Per quanto riguarda la sezione successiva alla riforma statuaria, dal 1970 in avanti, alla Presidenza diocesana si aggiungono un’unica sezione per gli uomini e le donne sopra i 30 anni, il settore “Adulti”, un settore “Giovani”, per i ragazzi dai 15 ai 30 anni, e l’ “Azione Cattolica Ragazzi” (ACR), per i ragazzi dai 4 ai 14 anni. In questo caso, poiché la documentazione risultava essere piuttosto caotica, è stato effettuato un intervento più consistente, al fine di ricostruire l’ordine iniziale con cui sono state prodotte le carte. Anche per questa sezione, si trovano gli atti prodotti dalla Presidenza e dalla Segreteria diocesane, le circolari emesse dalla Presidenza diocesana e spedite ai vari settori dal Centro Diocesano, l’organizzazione delle attività e degli incontri vicariali  e zonali, dei Convegni diocesani e delle Assemblee diocesane unitarie, ma anche la stampa unitaria, tra cui “Lavoriamo Insieme” e il “Notiziario”; per il settore “Adulti” l’organizzazione dei corsi per fidanzati e giovani sposi, dei convegni e degli incontri, e la stampa associativa, tra cui le uscite mensili di “Responsabilità”, “Segno nel mondo” e “Nuovo Impegno”; per il settore Giovani l’organizzazione dei campi scuola e delle giornate d’incontro, ma anche la stampa, tra cui “Presenza e dialogo” e “Incontri di gioventù”; per il settore Ragazzi i campi scuola e la stampa associativa, tra cui si segnala “La Giostra”, mensile per i piccoli e i genitori.

Oltre a queste, l’archivio presenta una sezione fotografica, che ricopre indicativamente l’intero arco cronologico ricoperto dalle carte, anch’esso suddiviso nei vari rami, anche se in alcuni album i settori si uniscono: si trovano fotografie di incontri e attività del settore Adulti, Unione Uomini e Unione Donne, tra cui gli esercizi spirituali, il campo giovani adulti e coppie di sposi, i convegni diocesani, gli incontri vicariali, le tre giorni, il concorso comitato “Santa Lucia senz’armi”, la commemorazione di Nicolò Rezzara del 1965, i convegni unitari, il pellegrinaggio a Lourdes in occasione del Centenario dell’apparizione; per la Gioventù Maschile, Femminile, il settore Giovani e il settore Ragazzi le Giornate diocesane, i campi scuola, l’incontro Forum Giovani, il convegno Giovanissimi, il pellegrinaggio sulla tomba di don Antonio Seghezzi, campi scuola ed esercizi spirituali. Infine, si trovano audiocassette di incontri diocesani, canti religiosi per gruppi e  comunità, incoronazione e discorso di papa Giovanni Paolo II, e videocassette di incontri della scuola della fede e di incontri diocesani del settore Ragazzi.

Si tratta dunque di un archivio ricco di materiale che è testimonianza della storia e delle attività dell’Azione Cattolica Diocesana di Bergamo.

Roberta Bassini (archivista)

Breve sintesi storica dell’Archivio AC di Bergamo

(a cura di don Tarcisio Tironi Assistente)

Ad inizio dicembre 1988 l’Archivio stava in una parte del garage del Palazzo Rezzara dove era stato posto (meglio dire buttato) durante la ristrutturazione dello stesso palazzo (dal 6/9 1985 al settembre 1988 il Centro AC era al Collegio S. Alessandro nella via omonima al n. 45). Preso atto della situazione ne parlai subito con la Presidente.
Si decise in Presidenza di trasferirlo in Villa Moroni.  Don Tarcisio Tironi, aiutato da Paolo Sala e Gianni Gandolfi, nei primi mesi del 1989 lo catalogarono e lo riordinarono trasferendolo in Villa Moroni (Ponte S. Pietro)
Nacque in quel contesto il fascicolo “120 anni di Azione Cattolica” presentato per l’Assemblea Diocesana del 5 marzo 1989.
Finita la schedatura si raccolse nel fascicolo del 1990 quanto c’era a Villa Moroni, introdotto da Sala e Gandolfi.

Questo archivio è stato poi spostato dopo la chiusura di “Villa Moroni” prima alla Casa di Rota Imagna e poi in Seminario (un uno scantinato, messo in scatoloni) e una parte invece è rimasta nella sede AC di via Zelasco.
Durante il trasloco del Centro diocesano di AC avvenuto nel 2017 da via Zelasco a via Gavazzeni, i due archivi sono stati riuniti e la presidenza presieduta da Paola Massi, ha deliberato di riordinare e sistemare in modo organico nell’archivio della biblioteca del Seminario l’archivo dell’Azione Cattolica di Bergamo.

Ad oggi l’archivio dell’Azione Cattolica bergamasca è così organizzato:

  • nel Fondo Rezzara (Curia Vescovile di Bergamo) si trova il materiale della storia dell’AC a Bergamo nella parte VI: AC dal 1911 a dopo il 1922 e nella parte VIII: alcune cartelle AC dal 1929 al 1942;
  • presso l’archivio Storico Fondazione “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo esiste la storia del ramo femminile di AC nel Fondo “Azione Cattolica Femminile” e “Movimento femminile di Azione Cattolica Generale”;
  • presso la Biblioteca A. Maj è conservato e non ancora schedato e studiato l’archivio dell’associazione “Gioventù Studentesca” nata alla fine del 1945 per iniziativa dell’AC. L’Ar. formato da 65 faldoni, 4 scatole, registri sciolti è lì pervenuto nel 1994 dopo la morte di don Tito Ravasio, ultimo assistente ecclesiastico della associazione;
  • presso il C.S.I. nato dall’AC il 12.7.1945 nell’oratorio del “Sacro Cuore” in Borgo Palazzo, per volere del vescovo Mons. Bernareggi.