Il pellegrinaggio è stato ideato sulle orme di San Riccardo Pampuri, seppellito a Trivolzio, meta finale del percorso. I giovani di Pavia hanno scelto questa figura anche per il suo lavoro come medico, in modo da poter riflettere sul tema della salute e della pandemia.
A causa della pioggia però è saltata la prima parte dell’itinerario, che dalla Certosa ci avrebbe condotto fino al centro di Pavia. L’esperienza è iniziata quindi la domenica mattina con un breve tratto di cammino fino a Canarazzo. Lì ci siamo messi in ascolto di una testimonianza su San Riccardo Pampuri: medico condotto in un paese non lontano da Trivolzio, dove veniva chiamato “Il santo dottore”, nel 1927 aderì all’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio. Abbiamo proseguito poi fino a Bereguardo, dove siamo stati ospitati dall’oratorio e dal comune per la notte. L’indomani abbiamo concluso il percorso con l’ultimo tratto fino a Trivolzio, dove si trova il santuario dedicato al santo. In quel luogo abbiamo vissuto uno stimolante momento di dialogo e confronto con gli altri giovani lombardi riguardo il senso di appartenenza all’AC e le sfide che ci pone il settore.
Dopo i due anni di pandemia, in cui non si è potuto svolgere il pellegrinaggio, poter tornare a vivere questo momento con le altre diocesi è stato fondamentale. Il confrontarsi e il condividere con altri giovani questo tipo di esperienza dà sempre una scarica di energia, che ognuno poi diffonde nel proprio piccolo, nel proprio settore. Il pellegrinaggio si è concluso quindi con il passaggio di testimone: l’anno prossimo sarà il settore giovani di Lodi ad organizzarlo! Non vediamo l’ora!