“Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera. Come l’udì Elia si coprì il volto con il mantello. Uscì e si fermò all’ingresso della caverna. Ed ecco venne a lui una voce che gli diceva: che cosa fai qui Elia? (1Re 19,11-13).
Dio parla al cuore, ed Elia avverte la Presenza di Dio “nel sussurro di una brezza leggera”.
È una presenza forte, viva, tutta per lui ed Elia si copre il volto con il mantello.
A Stezzano, per l’incontro della “Brezza”, in occasione dell’inizio dell’Avvento , questo è quello che abbiamo fatto (o almeno ci abbiamo provato): ascoltare il Signore che ci parla. E come Elia, nel silenzio lo abbiamo cercato. Abbiamo pregato con lo stile della lectio divina sul testo del Magnificat .
Abbiamo riflettuto e pregato nel silenzio con questo canto di Maria e, nel silenzio e nella riflessione abbiamo provato a scrivere ciascuno il “proprio” Magnificat che abbiamo poi condiviso. La sfida era di provare a vedere il mondo così come Maria di Nazaret l’ha visto, cioè con gli occhi di Dio. E come Maria abbiamo provato a guardare anche Dio con occhi nuovi e abbiamo scoperto che Egli non ci ama
“nonostante” i nostri peccati, ma così come siamo, perché siamo preziosi ai suoi occhi .
E’ stato un momento molto bello, di verità e di condivisione, di preghiera intensa e di comunione di cui ringraziamo gli amici della Commissione che l’hanno organizzata. Al termine ci hanno donato una preghiera di Padre David Maria Turoldo dal titolo “Vieni di notte”, che termina con l’invocazione:
“…Vieni, Signore,
vieni sempre, Signore”
e un vasetto di coccio che potrà decorare le nostre case per il Natale e che siamo stati invitati a decorare con la nostra fantasia e a riportare al prossimo incontro della Brezza. Non ci hanno detto a cosa serviranno questi vasetti, ma sarà senz’altro una bella sorpresa!