Il coordinamento degli Enti Locali per la pace e la cooperazione internazionale di Brescia insieme al coordinamento degli Enti Locali per la pace e i diritti umani di Bergamo con la Rete della Pace di Bergamo e la Consulta della Pace di Brescia, organizzano questo momento di cammino e di incontro per condividere e diffondere una cultura di pace. Consapevoli che solo promuovendo la partecipazione di tutte e tutti si può realizzare un percorso unitario e globale che renda possibile la pace.
Uscire dalle proprie case, trovarsi fianco a fianco in questo cammino è il primo passo per costruire un processo di cambiamento culturale, sociale, economico. Società pacificate, dove ciascuna e ciascuno è protagonista nella costruzione di ponti e non di muri.
Ti invitiamo a partecipare a questa importante manifestazione che vedrà molte realtà bergamasche e bresciane insieme per dire che la Pace va preparata, insieme.
Di seguito puoi cliccare per avere maggiori informazioni e per iscriverti.
1 – Una marcia per incontrarsi: è necessario rimettere al centro la pratica dell’incontro nella promozione della pace. È un impegno di ogni soggetto, di ogni singolo e singola, quello di incontrare altri, di starci affianco e di camminare assieme, parlando e discutendo. Durante questa marcia si incontreranno diverse comunità, simbolicamente riunite sotto le due città capoluogo di provincia per affermare in modo forte che solo l’incontro può essere la base per costruire rapporti di pace.
2 – Due partenze, un unico arrivo: partire da due punti geografici differenti per arrivare a un solo punto di arrivo. Partire da due punti di vista differenti, mirando a un punto d’incontro più che ad affermare le singole individualità. Non si tratta di compromessi, ma di cercare vie alternative per potersi incontrare in un punto differente, in una sintesi che sappia essere nuova ed inedita.
3 – Cultura della pace: la pace non è un qualcosa che compare improvvisamente nella storia dei popoli, delle nazioni, delle comunità e delle persone. Sviluppare e promuovere una cultura di pace impone un lavoro puntuale sui tanti, diversi e complessi fenomeni in atto. Non c’è pace senza giustizia sociale e ambientale, senza una accoglienza giusta basata sulla dignità della persona e sulla promozione dei diritti umani. Senza una via decisa verso il disarmo e contro ogni forma di violenza. Svuotare gli arsenali per riempire i granai!
4 – Per un mondo equo e solidale: non ci può essere pace senza un’attenta revisione del nostro modello di sviluppo. L’emergenza ambientale, migratoria, sociale, energetica e sanitaria impongono a tutti e tutte una revisione attenta, sobria e responsabile degli stili di vita. Camminiamo insieme con la consapevolezza che lo sfruttamento intensivo delle risorse ambientali produce degrado sociale, povertà ed emarginazione ed è causa di conflitti ed alimenta la cultura di guerra
5 – Impegno delle capitali. Rilanciamo come impegno alle istituzioni del nostro paese di nominare ogni anno due città come Capitali della Cultura di Pace, per continuare questo cammino di diffusione e contaminazione reciproca, passo pass
“Se vuoi la pace prepara la Pace. Bergamo – Brescia 2023 in cammino” non è un semplice richiamo all’art. 11 della nostra Costituzione ma ci impegniamo per mantenere sempre vivi, attuali e praticati diversi percorsi di pace.
Vi aspettiamo sulla strada!