Così Papa Francesco, in occasione dell’Incontro Interparlamentare in preparazione alla COP26 del 9 Ottobre 2021, si rivolgeva ai Presidenti di Camera e Senato, promuovendo “la cultura della cura” in opposizione a quella dello scarto.
Sulla scorta dell’Enciclica “Laudato sì”, Papa Francesco sottolinea che “non solo la scienza, ma anche le nostre fedi e le nostre tradizioni spirituali mettono in luce questa connessione esistente tra tutti noi e con il resto del creato”. In un mondo intimamente connesso “nessuna creatura basta a se stessa; ognuna esiste solo in dipendenza dalle altre, per completarsi vicendevolmente, al servizio l’una dell’altra”. E ancora “riconoscere che il mondo è interconnesso significa non solo comprendere le conseguenze dannose delle nostre azioni, ma anche individuare comportamenti e soluzioni che devono essere adottati con sguardo aperto all’interdipendenza e alla condivisione. Non si può agire da soli, è fondamentale l’impegno di ciascuno per la cura degli altri e dell’ambiente”.
Nel mese della pace i bambini e i ragazzi sono chiamati a RICUCIRE LA PACE, un’esortazione a creare una rete che funziona e si spende per gli altri. Il verbo “ricucire” evoca un’opera comune, dove ognuno nel suo piccolo svolge un ruolo fondamentale insieme all’intera comunità. Tutti insieme possiamo tessere una trama fitta di relazioni quotidiane e genuine per riparare gli strappi e conservarli in un abbraccio più forte.
Per realizzare l’iniziativa annuale sosterremo il progetto di costruzione dell’orfanotrofio “Oasi della Pietà” del Cairo attraverso un braccialetto in tessuto realizzato da “Quid” con materiale di recupero. Un modo creativo per dare nuova vita a un tessuto che potrebbe essere giudicato inadatto per ogni ulteriore utilizzo, ma che rigenerato da mani sapienti diventa un oggetto nuovo, bello e unico. Ci piace pensare a ciascuno degli scampoli che compongono questi braccialetti come un tentativo di ricucire un piccolo strappo, di fare memoria, di custodire e consolidare una relazione.
Come ogni anno, il mese della Pace per l’Azione Cattolica è un tempo dedicato a educare e formare in tutti i soci uno spirito di condivisione, di ascolto e di fraternità per essere nelle nostre comunità, grandi e piccole, artigiani della pace.
Così anche, i ragazzi dell’ACR di Bariano si sono fatti portavoce del progetto nazionale che ha come slogan “Ricuciamo la pace”. Purtroppo, a causa della pandemia, i ragazzi all’inizio non si sono potuti ritrovare nel gruppo ma hanno comunque svolto delle attività a casa in famiglia. In un secondo momento, hanno potuto condividere il lavoro svolto insieme nel gruppo e realizzare un filmato per promuovere il progetto postandolo sui social Istagram e FacebooK dell’associazione (ac_bariano e @Acbariano).
Infine domenica 27 febbraio i ragazzi, aiutati dagli educatori che hanno allestito la bancarella con i cartelloni preparati da loro, con la vendita del gadget del mese della Pace hanno raccolto i fondi che sono stati inviati per il progetto dell’Ac nazionale. La partecipazione positiva della comunità ha testimoniato l’impegno dei ragazzi nel trasmettere il loro messaggio.
A cura dell’ACR di Bariano